domenica 28 giugno 2009

Effendi, la mia guida per il 1° WE

Il mio primo WE in Malesia l'ho trascorso in compagnia del mio collega Effendi e della sua famiglia.

Le attività con cui mi hanno allietato sono state innumerevoli, sabato mi hanno portato ad un matrimonio (di cui purtroppo non ho foto..), abbiamo visitato mercati e cenato assieme all'aperto.

Domenica, abbiamo giocato a golf (o meglio i colleghi Effendi e Schaffrin hanno giocato a golf, io ho menato tanti tanti colpi scoordinati) e poi Effendi mi ha portato al mare (in malese, Pantai) sapendo che ne sono appassionato.
Siamo andati a Desaru, località di mare all'estremo sud della penisola malese.



Il posto si affaccia sul mare della Cina e ha delle belle spiagge sabbiose non ancora preda delle logiche di concessione demaniale e di ombrelloni a tutto spiano.

Le famiglie si godono quindi in tutta semplicità delle giornate in spiaggia con tenda e picnic, peccato solo che un certo rigore con la raccolta dei rifiuti non sia ancora arrivato da queste parti.



Gli spazi sono ampi e poco regolamentati tant'è vero che i ragazzini ne fanno il loro campo ideale per correre in motorino.
Oggi lo trovo deplorevole... ma se avessi avuto un posto così quando avevo 14 anni e il Ciao...



Alla sera la giornata si è degnamente conclusa con una bellissima cena a casa di Effendi dove ho potuto apprezzare non solo l'ospitalità ma anche la qualità dei cibi.

Here I am!!!

Alla fine eccomi qui in Malesia, niente kayak e tanto lavoro...

Le mie prime impressioni, cosi come mi sovvengono sono:
- magnificenza aereoporti (è chiaro che in Italia siamo oramai terzo mondo)
- qualità delle strade a Singapore (commento: vedi sopra)
- quanto cacchio guidano male
- qualità infrastrutture, internet ovunque, es: sono in bungalow nella giungla (in realtà è un campo da golf...) ci sono fuori i varani lunghi 1 m e c'è un WiFi molto stabile e veloce (commento: vedi sopra)



- il caldo: non è come mi aspettavo, è piacevole, rompe solo le scatole se devi stare in cantiere con la giacca
- il freddo: l'aria condizionata è così forte che poi alla mattina cerchi il caldo
- ristoranti (prima sera: ristorante cinese all' aperto fronte mare, decine e decine di vasconi in vetro con pesci giganteschi che poi ti portano nel piatto; peccato solo che fanno al vapore e non grigliano...)




- alba e tramonto durano niente
- inglese: lo parlano tutti (ovvio sono ex colonia)

- la luna (i quarti sono orientati paralleli al terreno!)

- i prezzi bassi (pranzo abbondante ai botteghini in strada 6 ringitt = 1,1 eur)

- i prezzi alti (prosecco al ristorante 350 ringitt...però era buono!)
- la frutta (ma noi cosa mangiamo...plastica?)








Sulla frutta ci sarebbe da disquisire parecchio, in ogni caso i miei preferiti sono stati:

- dragon fruit (dolcissimo, color viola scuro, polpa e semi tipo kiwi)
- pink guava (ipervitaminico, rosa polposo, dolce)
- mango
- papaya
- kaya
- ananas
- banane
- durian, si proprio quello, il frutto che puzza (almeno così è la fama...ma se lo compariamo a certi formaggi...)
La scimmia africana mangiatrice di frutta che c'è dentro ognuno di noi è contentissima in questo momento...

Continuando:
- gentilezza dei colleghi e come sono contenti se ti metti ad imparare un po' di Bahasa Malaysia
- le schiere di operai in cantiere, intontite in una attesa perenne che qualcuno dei superiori gli dica cosa fare
- il mercato del pesce di notte (girone dantesco)
- i figli (averne 4-5 a 35 anni è quasi normale)
- i ristoranti cinesi di buon livello: all'entrata ti danno un telecomado con wifi per chiamare istantaneamente al tavolo, bevande, il conto, etc.

- il campo da golf da 18 buche... ma quanto cavolo è lungo!? 5 ore per farlo tutto tirando e camminando di buona lena, bevuti tre litri d'acqua, visti molti varani, nessun cobra.
- i gechi: sono uguali come in Italia per colore e dimensione, ce ne sono però tantissimi, dappertutto (l'ultimo era nella borsa di spazzolino e dentifricio)

- la velocità degli scarafaggi (qui solo modelli turbo...) ma se ti dai da fare, almeno con la macchina fotografica, li becchi!


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